Disoccupazione frizionale: tutto ciò che devi sapere

CoachHub · 1 November 2022 · 9 min read

Sempre più persone cercano di lavorare con organizzazioni che diano loro senso di responsabilità, che in ultima analisi si traduce in soddisfazione lavorativa ed elevati livelli di produttività. La dirigenza e i manager iniziano a fare i conti con la perdita dei migliori talenti a causa di vari fattori che portano il personale a dimettersi.

Quando sempre più persone si rendono conto di avere il potere di decidere quando cercare un nuovo ruolo o lasciare il lavoro attuale per qualsiasi motivo, si crea una nuova realtà, quella della disoccupazione frizionale.

Che cos’è la disoccupazione frizionale?

Per il Bureau of Labor Statistics (BLS), la disoccupazione frizionale è una fase della disoccupazione in cui il personale passa da un ruolo lavorativo a un altro. In questo periodo, lasciano intenzionalmente il loro attuale ruolo lavorativo per impegnarsi a trovarne un altro e rimanendo senza occupazione durante questa fase.

Se da un lato può essere un segno di un’economia fiorente in cui non ci sono problemi nel trovare un nuovo lavoro, dall’altro può essere una sfida in cui c’è una carenza di personale di talento per gestire ruoli critici in varie organizzazioni.

Esempi comuni di disoccupazione frizionale

Capita spesso che un membro del personale scelga di lasciare il proprio lavoro per trovarne uno nuovo o di rimanere senza occupazione per un certo periodo per motivi diversi. I seguenti sono esempi di disoccupazione frizionale:

  • Un individuo che sceglie di licenziarsi per sviluppare una competenza che lo renda impiegabile per un ruolo superiore o per intraprendere un percorso di carriera diverso.
  • Una coppia che decide di concentrarsi sulla costruzione dell’intimità nei primi mesi di un matrimonio.
  • Dimettersi per trascorrere più tempo con i propri cari e costruire una nuova attività secondaria.
frictional unemployment

Quali sono le cause della disoccupazione frizionale?

La disoccupazione frizionale si verifica quando un membro del personale prende decisioni che favoriscono il miglioramento o la creazione di esperienze uniche. Ecco alcuni fattori responsabili della disoccupazione frizionale.

 

Crisi esistenziale:

Spesso le persone arrivano a un punto della loro vita in cui iniziano a cercare risposte al significato della vita e allo scopo della vita stessa. Durante questo periodo di cosiddetta crisi esistenziale, il loro attuale ruolo lavorativo può diventare il costo di un’’opportunità di queste fasi. Possono decidere di allontanarsi dal lavoro aziendale per riscoprire chi sono e cosa vogliono dalla vita. A questo punto, potrebbero non cercare di reinserirsi in un nuovo lavoro finché non avranno ottenuto le risposte che cercano.

 

Insoddisfazione lavorativa nel proprio ruolo o nella propria azienda:

Chi non è soddisfatto del proprio ruolo o dell’organizzazione in cui lavora può decidere di abbandonare il lavoro attuale per cercarne uno nuovo. Spesso, ha un bagaglio tale da rimanere per breve tempo senza lavoro, poiché altre organizzazioni con una migliore cultura del lavoro sono felici di proporre l’assunzione.

 

Desiderio di avere di più dalla vita:

Molte persone dedicano gran parte del loro tempo e della loro vita al lavoro e alla crescita aziendale. Con il tempo, può capitare che un membro del personale inizi a sentire il bisogno di fare di più nella vita piuttosto che dedicare tutto il tempo al lavoro. Questo pensiero può portare alla decisione di dedicare del tempo a perseguire ciò che conta per loro, ad esempio la famiglia e il perseguimento dei propri obiettivi, mentre cercano opportunità di lavoro flessibili che possano soddisfare il loro nuovo scopo.

 

Passaggio a un nuovo percorso professionale:

Poiché il futuro del lavoro è in continua evoluzione, un individuo potrebbe innamorarsi di un nuovo percorso di carriera e di un nuovo ruolo rispetto a quello attuale. Questo scenario potrebbe far arrivare alle dimissioni per dedicare del tempo all’istruzione, affinando e perfezionando le competenze per diventare impiegabile nella nuova carriera.

 

Aggiornamento per nuovi ruoli:

Per alcuni una causa significativa di disoccupazione frizionale è la necessità di assumere nuovi ruoli che riflettono una crescita nella carriera. Tali ruoli possono richiedere un tipo di formazione e certificazione professionale che consenta loro di essere idonei a ricoprire responsabilità maggiori. Quando non è prevista una crescita di questo tipo o il ruolo attuale sembra troppo impegnativo per combinare entrambe le cose, la disoccupazione frizionale diventa l’unica opzione.

 

Dedizione a una nuova passione o creazione di un’attività secondaria:

La disoccupazione frizionale può verificarsi perché un membro del personale cerca di inseguire una nuova passione che non è in linea con il suo attuale percorso professionale. Altre volte, la nuova passione può essere la costruzione di una nuova attività secondaria che richiede il 100% di attenzione nella fase iniziale. È probabile che il personale che fa parte di questa categoria cerchi di rientrare nel mondo del lavoro una volta che tutte queste passioni sono o sono state debitamente soddisfatte.

Il coaching è una leva fondamentale per il successo della trasformazione organizzativa

Scarica il libro bianco

Quali sono gli impatti della disoccupazione frizionale?

La scelta di rimanere senza occupazione per un certo periodo prima di trovare un nuovo impiego può avere diversi significati per tutte le persone coinvolte. Se lasciare il posto di lavoro coincide con percorsi di aggiornamento e carriere migliori, l’economia ha solo da guadagnarne. Tuttavia, la decisione di andarsene perché nel bel mezzo di una crisi esistenziale o perché devono occuparsi di esigenze pressanti in cima alla loro lista di priorità potrebbe essere fonte di preoccupazione per dirigenza e manager. Ecco alcune conseguenze che la disoccupazione frizionale potrebbe avere.

 

Migliore soddisfazione per il personale, massima soddisfazione per la dirigenza:

Quando un membro del personale sceglie di perseguire alcuni interessi astenendosi dal proprio lavoro, spesso prova molta soddisfazione. Questo aspetto diventa intrinsecamente rilevante al momento del reinserimento nel mondo del lavoro, in quanto la fiducia che deriva da tale soddisfazione può contribuire a indurre l’elevata efficienza e produttività richiesta nei nuovi ruoli lavorativi. Alla fine si traduce in soddisfazione per la dirigenza, che in ultima analisi ne trae beneficio.

 

Bassi tassi di mantenimento del posto di lavoro per le organizzazioni:

Quando la disoccupazione frizionale è al suo apice, è probabile che le organizzazioni abbiano difficoltà a trattenere i migliori talenti. Quando il personale fondamentale per le operazioni di un’organizzazione si dimette, la dirigenza può trovarsi di fronte al dilemma della sostituzione, soprattutto se ciò avviene in un momento critico del programma dell’organizzazione. La mancanza di controllo sul tasso di fidelizzazione del personale può essere frustrante per la dirigenza, e persino creare una sfiducia che spinge l’organizzazione a cercare di sostituire il personale esistente in caso di necessità.

 

Competizione per trovare talenti di qualità:

I talenti di maggior valore sono costantemente ricercati da varie organizzazioni, che hanno così a disposizione una pletora di opzioni tra cui scegliere in caso di necessità. Ciò significa che un’organizzazione non sarà la sola a volersi assicurare certi talenti. Il più delle volte vince l’organizzazione con la cultura del lavoro o le offerte migliori. Le organizzazioni sono quindi costrette a evolvere e ripensare la propria cultura del lavoro per poter attrarre talenti di qualità.

 

Crescita economica sana:

Se la piena occupazione è un indicatore di una crescita economica sana, alla quale la disoccupazione frizionale contribuisce, significa che ci sono abbastanza posti di lavoro in un’economia. È anche noto che controlla in modo significativo l’inflazione in un’economia in cui la domanda di lavoro non supera i posti disponibili.

 

Altri tipi di disoccupazione

Se la disoccupazione frizionale non ha necessariamente un impatto negativo sull’economia, allora perché la disoccupazione è percepita negativamente? Ebbene, ciò è dovuto ad altri tipi di disoccupazione che possono essere più dannosi per l’economia. Ecco altri tipi di disoccupazione rispetto alla disoccupazione frizionale.

 

Disoccupazione ciclica:

In parole povere, si tratta della disoccupazione che si verifica quando l’economia è in difficoltà e le organizzazioni licenziano il personale perché non possono permettersi gli stipendi. Si tratta di un tipo di disoccupazione negativa, perché le persone disposte a lavorare non possono continuare a farlo a causa di fattori economici prevalenti. Secondo il BLS, potrebbe essere indotto da uno shock negativo sull’economia quando la domanda di lavoro e la sua offerta sono in equilibrio e le organizzazioni non riescono a soddisfare i salari prevalenti per il personale.

 

Disoccupazione stagionale:

La disoccupazione stagionale si riferisce alla mancanza di lavoro che si verifica durante determinate stagioni o periodi dell’anno. Questo tipo di disoccupazione si riscontra tipicamente in settori come l’agricoltura, il turismo e la vendita al dettaglio, dove la domanda di beni e servizi fluttua con l’alternarsi delle stagioni. Ad esempio, un agricoltore può avere un’eccedenza di lavoratori durante le stagioni della semina e del raccolto, ma avere pochissimi posti di lavoro disponibili durante i mesi invernali. Allo stesso modo, una stazione sciistica può avere un’elevata richiesta di lavoratori durante l’inverno, ma una domanda molto ridotta durante l’estate. La disoccupazione stagionale può rappresentare una sfida per gli individui, che possono avere difficoltà a trovare un lavoro costante durante tutto l’anno.

 

Disoccupazione strutturale:

Anche questo tipo di disoccupazione comporta una transizione, con la differenza che questi lavoratori devono aggiornarsi, formarsi o istruirsi per poter svolgere un nuovo ruolo lavorativo. Si verifica quando le competenze e la formazione attuali del personale diventano obsolete o irrilevanti alla luce delle politiche strutturali che regolano determinate operazioni lavorative.

 

Strategie per migliorare la fidelizzazione dei talenti in un contesto di lavoro frizionale

Un modo importante per elaborare strategie per trattenere il personale è prestare attenzione alle cause della disoccupazione frizionale. Una volta raggiunta la consapevolezza dei fattori, è più facile adattare le politiche organizzative per soddisfare il più possibile queste esigenze. Ecco alcune strategie da tenere a mente.

 

Culture umane del lavoro:

L’insoddisfazione del personale che causa le dimissioni da un ruolo lavorativo mentre la ricerca di un altro impiego è ancora in corso è un indicatore di quanto sia tossica la cultura lavorativa dell’organizzazione. Le organizzazioni che cercano di trattenere il proprio personale a lungo termine devono esaminare con coscienza la propria cultura del lavoro per determinare gli standard tossici da eliminare. Ad esempio, chiedere al personale di presentarsi al lavoro fisicamente prima di ottenere un congedo per malattia o fissare eventi di team bonding durante le festività sono alcune culture tossiche che potrebbero generare frustrazione e disoccupazione frizionale.

 

Investimenti nel coaching del personale:

Quando le organizzazioni investono nel coaching del personale, è probabile che forniscano gli strumenti per gestire una crisi esistenziale, se mai capitasse. Durante le sessioni personalizzate, possono lavorare con i loro coach per capire cosa li guida, il significato della vita e trovare modi per rispondere alle varie domande sulla vita. Il personale che ha tendenze a stare in solitaria è più propenso a prendersi una pausa dal lavoro per trovare queste risposte rispetto a chi lavora in tandem con il proprio coach.

 

Offri al personale opportunità di sviluppo individuale e professionale:

Come già detto, la dirigenza trae vantaggio quando il personale è soddisfatto sul lavoro. Uno dei modi per raggiungere questo obiettivo è offrire al personale opportunità di crescita individuale e professionale. In questo modo, non è necessario lasciare il lavoro per ottenere la crescita che cerca: in definitiva, un vantaggio per tutti. Inoltre, il personale che desidera fare carriera può farlo all’interno dell’organizzazione invece di andarsene altrove.

 

Sviluppa un’ottima strategia nell’assunzione:

Alcune organizzazioni hanno perso l’occasione di assumere talenti di grande valore, solo perché gli ultimi ruoli lavorativi non riflettevano un’interruzione di carriera. Grazie alla mossa di LinkedIn di introdurre le interruzioni di carriera, alcune organizzazioni possono ora considerare non solo l’ultimo lavoro svolto e approfondire il profilo di un talento. È probabile che le aziende che ancora privilegiano le interruzioni di carriera non trovino talenti altamente capaci quando sono alla ricerca.

In conclusione

Quando la dirigenza cerca di trattenere i talenti più capaci, è importante che presti attenzione alle culture interne che possono contribuire alla disoccupazione frizionale. L’impiego di coach e la ricerca di modi per introdurre cause mirate nella missione di un’organizzazione possono essere un’ottima soluzione per gestire la disoccupazione frizionale.

Consentire una trasformazione organizzativa

Scopri CoachHub

Samuel Olawole
Samuel Olawole è un copywriter e scrittore di contenuti freelance specializzato nella creazione di contenuti interessanti su un’ampia gamma di argomenti e settori. Quando non scrive, lo si può trovare in viaggio o ad ascoltare buona musica.


Fornitore globale di coaching digitale

CoachHub è la piattaforma globale di sviluppo dei talenti che consente alle organizzazioni di creare un programma di coaching personalizzato, misurabile e scalabile per tutti i dipendenti, indipendentemente dal reparto e dal livello di anzianità. In tal modo, le organizzazioni possono ottenere una moltitudine di vantaggi, tra cui un maggiore coinvolgimento dei dipendenti, livelli più elevati di produttività, migliori prestazioni lavorative e una maggiore fidelizzazione. Il pool globale di coach di CoachHub è composto da oltre 3.500 business coach certificati in 90 paesi in sei continenti, con sessioni di coaching disponibili in più di 80 lingue. Al servizio di oltre 1.000 clienti in tutto il mondo, gli innovativi programmi di coaching di CoachHub si basano su ricerche scientifiche e sviluppo del nostro Innovation Lab. CoachHub è supportato da importanti investitori in campo tecnologico come Sofina, SoftBank Vision Fund 2, Molten Ventures, Speedinvest, HV Capital, Partech e Silicon Valley Bank/SVB Capital. CoachHub era certificata come azienda a zero emissioni di anidride carbonica e ad oggi misura, riduce e implementa costantemente strategie per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale.

Uffici nel mondo

This site is registered on wpml.org as a development site.